L'Archivio di Stato di Cremona conserva circa 11 chilometri di documenti. Di seguito vengono illustrati brevemente i principali fondi conservati.
Comune di Cremona
L’archivio del Comune di Cremona è sicuramente uno dei complessi documentari più importanti conservati in Archivio di Stato. È formato da due fondi principali: l'Archivio Segreto e l'archivio storico del Comune propriamente detto. Il primo, costituito nel XIV secolo e conservato fino al 1959 nello spazio delle volte sopra la Cattedrale, comprende la documentazione medievale, dal primo Comune cittadino al dominio signorile (2633 pergamene, l’atto più antico è datato 28 novembre 864), mentre l'archivio storico del Comune comprende la sezione di Antico Regime, con documentazione dei secoli XV-XVIII. Per quanto riguarda il periodo otto – novecentesco, la documentazione è suddivisa in partizioni cronologiche – Congregazione municipale, Giunta municipale, Carteggio 1868-1946 – corrispondenti a cesure istituzionali o modifiche dell'assetto archivistico.
Prefettura e Questura
La Prefettura costituì dopo l'Unità d'Italia la struttura portante del raccordo centro-periferia. Il regolamento comunale e provinciale 12 novembre 1911 n. 1 le diede un assetto organizzativo che rimase tale anche con l'avvento della Repubblica. Il Gabinetto si occupava soprattutto delle pratiche riservate, degli affari della segreteria del prefetto e di quelli economici, dei rapporti e delle controversie di lavoro e del controllo sugli enti locali. La perdita pressoché integrale della parte ottocentesca, dispersa assieme agli archivi delle antecedenti Delegazione e Congregazione provinciale (delle quali rimangono solo le serie dei registri di protocollo, peraltro incomplete, a partire dalla seconda metà degli anni Venti del secolo XIX), rende il fondo molto lacunoso.
Archivi degli uffici finanziari
La documentazione di carattere finanziario comprende in primo luogo l'archivio dell'Intendenza di finanza di Cremona (1836-1887), erede della settecentesca Intendenza politica provinciale per quanto riguarda le competenze di quest'ultima in materia finanziaria. Altra documentazione è rappresentata dagli archivi della Ragioneria provinciale dello Stato, degli Uffici del registro di Cremona, Casalmaggiore, Piadena, Pizzighettone e Soresina, nonché dai fondi degli Uffici delle imposte dirette di Cremona, Casalmaggiore, Crema, Soresina.
Archivi giudiziari
Il fondo Archivi giudiziari è composto dall'archivio dei Tribunali di Cremona e Crema (quest'ultimo istituito nel 1859). Le prime buste del fondo comprendono quanto rimane degli archivi giudiziari cittadini di età moderna, oltre ad alcuni atti delle preture feudali di Bordolano, Grumello e Paderno. A questa documentazione più antica fanno seguito le serie più recenti prodotte dal Tribunale di Cremona propriamente detto e delle magistrature minori competenti per il territorio cremonese e cremasco.
Notarile
Il fondo Notarile ricopre un arco cronologico che va dal XIII secolo alla fine del XIX, ed è ricco di informazioni per gli studiosi delle più diverse discipline. Esso comprende tre complessi documentari distinti: Atti notarili, che con le filze dei notai roganti nel territorio cremonese dal secolo XIII è il più consistente ed è costituito dagli atti dei notai che cessarono la loro attività anteriormente all'ultimo secolo; il Collegio dei notai, che comprende codici e carte del suo antico archivio; il complesso denominato Camera di disciplina notarile e Archivio generale notarile, che comprende il carteggio prodotto dai due organi istituiti nel 1806, durante il periodo napoleonico.
Catasto
Il Catasto è uno dei fondi statali più consultati, non solo da studiosi di architettura e del territorio, ma anche da utenti interessati ad accertare diritti patrimoniali. Il fondo comprende mappe, registri e altra documentazione, risultato di operazioni catastali diverse attuate tra il 1723 e il 1956 e versati dall'Ufficio erariale e dagli Uffici delle imposte dirette di Cremona, Casalmaggiore, Crema e Soresina.
Provincia di Cremona
I due Carteggi 1860-1900 e 1900-1935 costituiscono i due nuclei principali dell'archivio, che comprende anche le serie dei registri contabili, dei registri di protocollo e dei volumi contenenti l'edizione a stampa degli atti del Consiglio provinciale, i registri contabili di alcuni enti amministrati dalla Provincia ed un piccolo fondo documentario relativo alla gestione delle linee tramviarie provinciali. Di particolare interesse e ampiezza è la documentazione prodotta nell'esercizio di competenze di carattere sanitario e assistenziale e di attività di realizzazione e manutenzione di infrastrutture nel territorio di competenza.
Archivi di istituzioni preposte alla gestione delle acque
Una specificità cremonese è costituita dagli archivi prodotti da istituzioni che fin dal periodo medievale si occuparono della gestione della ricca rete idrica del territorio, con il duplice scopo di contenere gli effetti devastanti di alluvioni e inondazioni e di gestire la rete irrigua, oltre all'approvvigionamento d'acqua in città.
Si ricorda in particolare l’archivio del Naviglio della città di Cremona, che documenta l'attività dell'antico Ufficio del Naviglio, che a partire dal 1551 si occupava della gestione delle acque del canale e della cura di ponti, chiuse e argini. Nel 1568 questo secondo ordine di competenze fu in parte attribuito all'Ufficio argini e dugali, che ha prodotto l'altro grande archivio delle acque depositato in istituto.
Altri archivi legati alla gestione delle acque sono: il Naviglio Pallavicino, condominio di natura privata costituitosi a metà Cinquecento; il Comprensorio dell’Argine Maestro al fiume Po e il Condominio di roggia Talamazza-Sfondrata.
Istituzioni assistenziali e ospedaliere
Ricchissimo è il fondo delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza: la sua parte più antica è costituita dagli archivi delle diverse opere pie, soppresse quando nel 1786 l'imperatore Giuseppe II d'Asburgo decise di accorpare i loro patrimoni in un unico Istituto Elemosiniere. Per antichità, importanza e ricchezza della documentazione si ricordano il Consorzio della Donna fondato nel 1334 e il Consorzio di Sant'Omobono, istituito nel 1357 per volontà del Vescovo Ugolino Ardengheri. Le opere pie svolgevano funzioni di assistenza, erogazioni periodiche in natura, di distribuzione di doti alle spose povere e di elemosine straordinarie in denaro.
Un altro complesso fondamentale è costituito dall'archivio dell'Ospedale Maggiore che comprende le carte pertinenti all'Ospedale di S. Maria della Pietà e ad altri istituti ospedalieri aggregati in tempi diversi o amministrati dall’Ospedale Maggiore. L’archivio dell’Ospedale, oltre che per la ricchezza delle pergamene (3888), è oltremodo significativo per la documentazione relativa alla gestione dell’immenso patrimonio immobiliare pervenuto con aggregazioni, lasciti e donazioni allo stesso ente nel corso dei secoli.
Archivi di famiglie e persone
Tra gli archivi familiari oggi presenti in Archivio di Stato sono rappresentati i più antichi e prestigiosi casati cremonesi. Solo per citarne alcuni: Ugolani, Dati e Magio, Ala Ponzone, Trecchi, Albertoni di Val di Scalve, Sommi Picenardi, Stampa di Soncino, Ala Ponzone Cattaneo e Jacini.
Archivi scolastici
Numerosi sono gli archivi scolastici conservati: dal Liceo Classico all’Istituto tecnico per ragionieri e geometri, alle varie Direzioni Didattiche; nonché le carte degli Asili Infantili di origine aportiana e della scuola Ala Ponzone Cimino.